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       STUDIO
      DELL´UNIVERSITA´ DI BOLOGNA SUI «VIKING» LEGATI ALLA ESTREMA DESTRA Gli
      ultrà alla conquista di Casa Italia MODENA
      IN Italia,   dove ogni squadra di calcio dalla A alle serie minori vanta
      almeno un gruppo ultrà, si pensava che la Nazionale fosse immune dal
      fenomeno. Invece gli ultratifosi degli azzurri esistono, da circa un anno,
      si chiamano «Viking» e pare siano in stretto contatto con una nota
      formazione politica di estrema destra. E´ il professor Antonio Roversi,
      sociologo dell´Università di Bologna, uno dei principali esperti
      italiani del fenomeno ultrà, a parlare della cosa. Lo fa in margine a un
      convegno sulla prevenzione della violenza calcistica, a Modena, quando
      affronta la questione del dilagare dei comportamenti xenofobi e razzisti
      nelle curve italiane: «Da poco esiste in Italia un gruppo ultrà con una
      sigla precisa, un gruppo che si richiama a un´organizzazione di estrema
      destra il cui capo è stato per molto tempo esule in Spagna». Il docente
      evita scrupolosamente di fare nomi e cognomi, ma il riferimento a Forza
      Nuova e al suo responsabile Roberto Fiore sembra evidente. I Viking, il
      cui nome riecheggia altri gruppi ultrà di orientamento politico «nero»,
      negli ultimi mesi hanno cercato di riunire tifosi italiani della medesima
      tendenza, in modo da formare un fronte unico a sostegno del tricolore
      della nazionale. Nella galassia ultrà italiana il tifo organizzato a
      sostegno degli azzurri è una novità assoluta, mentre l´Inghilterra è
      tradizionalmente seguita da supporter ad hoc. Un tentativo non facile,
      quello degli «ultrà azzurri», se è vero che in occasione del match
      dello scorso ottobre giocato contro l´Ungheria a Parma, i Viking hanno
      dovuto vedersela con gli ultrà di casa che non volevano saperne di stare
      agli ordini di qualcun altro nel tifare Italia. Fra un saluto romano e l´altro,
      sarebbero volati gli insulti, e anche qualcosa di più. La nascita di un
      gruppo ultrà dell'Italia con questi connotati politici, ha osservato
      Roversi, arriva al termine di un periodo che ha visto il diffondersi di
      gruppuscoli di estrema destra negli stadi nostrani.  |