
Forse
saremo blasfemi, ma l’eventuale giudizio di alcuni o di molti vale la
provocazione. Taranto sta diventando sempre più triste ed arrabbiata. E
soprattutto divisa. Non solo a livello calcistico. Non sa più ridere e
non solo perché c’è poco da ridere. Anche il piccolo caso che ha
scatenato la vignetta di Menefotto, almeno in parte, lo testimonia. Noi
l’abbiamo interpretata come ironia sul presidente Blasi. Sulla quale,
ne siamo certi, anche il presidente Blasi sorriderà.
La nostra forzatura è un invito a sorridere. A non prendersi
troppo sul serio. Parliamo di calcio signori. Chi si sente offeso,
speriamo, comprenderà. Non c’è forzatura, non c’è obiettivo
diverso. Siamo noi. Vogliamo tutelare la libertà di tutti. Partendo
dalla libertà di espressione. Di tutti.
La galleria di
Menefotto
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